Dati riassuntivi dell’escursione:
Punto di partenza: Caltrano (240 m.)
Punto di arrivo: uguale al punto di partenza.
Caratteristiche itinerario: Ad anello compiuta in senso antiorario; segnavia sentiero AVGG (Alta Via Grande Guerra) – 677 (Costo Grumo) – bivio incrocio sentiero 677 con strada da Vasche di Sunio a Bocchetta Paù – 661 – 671 – sentiero segnavia AVGG
Difficoltà: E
Distanza percorsa: 14 km
Dislivello positivo = 1250 m
Quota massima raggiunta = 1417 m (Monte Paù)
Durata escursione: 7 ore
Escursione fatta il: 05-03-2023
Cartine utilizzata:
- Tabacco 1:25000, foglio 056, Piccole Dolomiti Pasubio
- Sentieri VALDASTICO e ALTOPIANI TRENTINI (foglio sud) – CAI Sezioni Vicentine – 1:25000
Applicazione utilizzata per orientamento e registrazione traccia: OruxMaps per Android, utilizzando le mappe digitali OpenStreetMap (Cyclemap) – Topo 4Umap – OpenTopoMap – Alp_Ost (mapsforge).
La traccia è scaricabile dal mio canale Wikiloc in alternativa al seguente link: traccia Monte Paù
Racconto dell’escursione:
Dal paese di Caltrano, ovvero dal comodo parcheggio presente nelle vicinanze di un ampio tornante della strada che, dall’incrocio con rotonda dalla Strada Provinciale 349 (strada del Costo) porta a Caltrano e Camisino, imbocco la stretta “via Monte Cimone”. Questa è subito individuabile dal parcheggio nelle adiacenze dell’antico “lavatoio della Contrada de Sora” che parte in direzione sud-est, in salita fino ad incontrare una sbarra e il divieto di transito alle auto.
Subito dopo la sbarra a sinistra parte con pendenza sostenuta una mulattiera segnata AVGG (segnavia Alta Via Grande Guerra presente su un grosso sasso), arginata con dei muri a secco, che in breve tempo si innalza sopra le case e successivamente svolta naturalmente a destra (direzione sud-est) in falsopiano.
Dopo qualche centinaio di metri la mulattiera interseca il sentiero segnavia CAI 677 (indicazioni non presenti in loco) che proviene da destra e procede a sinistra in leggera salita. Al bivio allora mantengo la sinistra immettendomi sul nuovo sentiero dove poco dopo si trovano segnavia e indicazioni sulla numerazione.
Il tracciato sempre ampio ed evidente (mulattiera risalente alla grande guerra) si addentra sempre più all’interno della Val Grande e, dopo un primo tratto ripido e qualche allungo, inizia la risalita al Costo Grumo che viene aggirato poi verso Est.
Questa procede con pendenza regolare e mai eccessiva servendosi di numerosi tornanti rimanendo quasi sempre all’interno della vegetazione. Approssimativamente a quota 800 m.s.l.m. si incontra una deviazione che porta a raccordarsi con il sentiero 681, proveniente da sinistra che sale da Tezze, e che trascuro.
Continuando la risalita si raggiungono alcuni punti singolari e panoramici, come ad esempio dei terrazzamenti con muri a secco su costoni rocciosi e il passaggio su una galleria scavata nella roccia. Più in alto il tracciato raggiunge quota 1136 m (località La Portesèla) ovvero il muretto di confne dei pascoli di Malga Sunio. Quì incrocio il sentiero 681 che proviene da Tezze da destra e, in congiunzione con esso, salgo direttamente attraverso i pascoli in direzione della malga fino a raggiungerla (1273 m.s.l.m.).
Dopo sosta obbligata, e breve divagazione alla vicina Croce di Sunio (punto panoramico), continuo sulla strada di servizio alla malga (coincidente ancora con il segnavia 677) individuabile dietro alla stessa che si raccorderà più a monte, dopo qualche centinaio di metri, con una strada asfaltata in località Vasche di Sunio. In questo punto termina anche il sentiero 677.
Piegando a sinistra proseguo sulla strada a sfondo asfaltato (senza segnavia) che rimane sempre all’interno del bosco e dopo lo scollinamento questa in discesa porta in prossimità di un’ampia conca erbosa vicino a Bocchetta Paù (1286 m.s.l.m.).
Dal valico (dove è presente anche un capitello) seguo le indicazioni presenti che invitano ad imboccare l’ampia mulattiera che procede a destra. Questa (segnavia CAI 661) continua ancora all’interno del bosco e in breve tempo e con qualche tornante guadagna quota portandosi sul versante occidentale sotto alla parete rocciosa del Monte Paù (o Cima del Gallo) con possibilità di panorama verso l’intera valle sottostante e gran parte della pianura.
Seguo sempre l’ampio ed evidente sentiero che procede ora in falsopiano in direzione nord-ovest su cengia esposta ma larga e sicura. Poco più avanti dei cartelli indicano la direzione per la cima, che obbligano l’abbandono del sentiero e la svolta a destra, raggiungendola dopo aver seguito una labile traccia all’interno del bosco.
Per il ritorno a Bocchetta Paù seguo a ritroso la stessa via della salita quindi dal valico mi immetto sul sentiero segnavia CAI 671 che scende sul versante opposto in direzione di Caltrano. Il nuovo tracciato anch’esso ben segnato scende e aggira in parte la Cima Favaro e poco dopo raggiunge un Capitello ristrutturato (Capitello della Costola) in ottima posizione panoramica (poco più avanti vicino a un tornante del sentiero si incontra il vecchio capitello che può fungere da ricovero in caso di emergenza).
Continuando la discesa su rado bosco il sentiero con numerosi tornanti perde quota e alla fine lambisce un laghetto ovvero un invaso artificiale creato in funzione antincendio.
Nelle vicinanze confluisce da valle anche una strada forestale ed è su questa che mi immetto per proseguire la discesa. Un centinaio di metri più avanti all’intersezione con un’ulteriore strada sterrata (strada Forestale del Costo) scendo a sinistra immettendomi così sulla nuova strada.
Proseguendo si perde rapidamente quota e si alternano tratti sulla strada ad altri su sentiero, questi ultimi sempre ben segnati presso i punti di intersezione della strada. Arrivo fino al terzo bivio tra strada e sentiero dove ora trascuro la deviazione segnata per il sentiero posta poco prima di un tornante e riprendo a scendere servendomi della strada verso sinistra.
Bisogna costeggiare il recinto di un’azienda agricola sulla destra, superando lo stesso fabbricato poco più avanti, e al successivo tornante piegare a sinistra su mulattiera non segnata che si inoltra nella vegetazione.
Dopo circa un chilometro di discesa, trascurando tutte le possibili deviazioni, ormai in prossimità delle case del paese, interseco la stessa mulattiera percorsa all’inizio dell’escursione. Obbligatoriamente svolto a destra, ritornando in via Monte Cimone e quindi al parcheggio al punto di partenza.
ATTENZIONE: L’itinerario quì descritto è stato percorso personalmente. La relazione, comprese le foto e la traccia GPS, descrive anche lo stato dei sentieri al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Chiunque volesse ripeterla deve verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dei sentieri. Sguardo sempre attento all’evoluzione del tempo consultando preventivamente le previsioni meteo.
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[Sullo sfondo in anteprima Malga Sunio]