Cima Palon (per la Val Fontana d’Oro)

Uno dei più belli itinerari per salire in Pasubio dal versante meridionale. Salita che si inerpica in un vallone con sentiero a stretti tornanti tra pareti strapiombanti fino all’incrocio nella parte sommitale con il più famoso sentiero “strada delle delle 52 gallerie”.

Dati riassuntivi dell’escursione:

Punto di partenza: Parcheggio in prossimità del Rifugio Balasso  (995 m.)

Punto di arrivo: uguale al punto di partenza.

Caratteristiche itinerario: Ad anello compiuta in senso anti-orario; Nel dettaglio: segnavia sentiero CAI 311A – 311 – (strada forestale di raccordo sentieri 311-322) – 322 (sentiero Val Fontana d’Oro) – 366 – 369 – 120 – 142 – 105 – Strada degli Eroi – 300 – 311 – 311A

Difficoltà: E – EE

Distanza percorsa: 15,8 km

Dislivello positivo = 1250 m

Quota massima raggiunta = 2232 m  (Cima Palon)

Durata escursione: 8 ore

Punti di appoggio: Rifugio Generale A. Papa;

Escursione fatta il: 12-11-2023

Cartine utilizzate:

  • Tabacco 1:25000, foglio 056, Piccole Dolomiti Pasubio
  • Sentieri VALDASTICO e ALTOPIANI TRENTINI (foglio sud) – CAI Sezioni Vicentine – 1:25000

Applicazione utilizzata per orientamento e registrazione traccia: OruxMaps per Android, utilizzando le mappe digitali OpenStreetMap (Cyclemap) – Topo 4Umap – OpenTopoMap – Alp_Ost (mapsforge).

Traccia dell’escursione;  [Immagine modificata derivata dalla mappa originale creata su GPSVisualizer.com; map data: © OpenStreetMap contributors, SRTM | map style: © OpenTopoMap (CC-BY-SA)]
Traccia dell’escursione;  [Dati mappa: Google Earth]

La traccia è scaricabile dal mio canale Wikiloc in alternativa al seguente link: traccia Cima Palon per Val Fontana d’Oro

Racconto dell’escursione:

La partenza avviene dall’ampio parcheggio presso il Rifugio Balasso (circa 1000 m.s.l.m.) che si raggiunge per la strada che da Valli del Pasubio porta al Passo Pian delle Fugazze. Dal posteggio si prosegue in direzione nord seguendo la strada sterrata che permette l’avvicinamento all’ampia Val Canale dove al limitare del bosco dei cartelli indicano il sentiero segnavia CAI 311A che bisognerà percorrere.

l’inizio del tracciato al parcheggio presso il Rifugio Balasso

La strada si tramuta quasi subito in mulattiera la quale entra nella fitta vegetazione e contemporaneamente cambia subito di pendenza diventando più ripida su percorso quasi rettilineo. Poco più a monte questa si trasforma in sentiero e in breve tempo raggiunge l’intersezione con il sentiero 311 che proviene da destra dalla località Ponte Verde. Il percorso ora continua sul nuovo tracciato il quale sempre ripido e ancora all’interno del bosco raggiunge il bivio successivo.

l’inizio del sentiero 322

All’incrocio si mantiene la destra assecondando le indicazioni dei cartelli, imboccando in tal modo il sentiero di collegamento del segnavia 311 con il successivo sentiero segnavia 322 che risalirà la Val Fontana d’Oro. Dal bivio il nuovo tracciato obbliga a perdere qualche decina di metri di dislivello, attraversare un torrente in secca e ad addentrarsi nuovamente nel bosco fino all’immissione su una strada forestale.

un tratto del sentiero 322

Si continua su questa su percorso quasi pianeggiante fino all’intersezione con il sentiero 322. Ora si abbandona la strada e si piega a sinistra per risalire in tal modo la traccia che si addentra nella Val Fontana d’Oro. Inizialmente questa rimane all’interno di un fitto bosco di conifere e faggi e risale la valle con molti tornanti. Più a monte transita sotto le imponenti pareti del Campanile di Val Fontana d’Oro e poco oltre esce definitivamente dalla vegetazione.

in prosimtà del raccordo con il famoso tracciato “strada delle 52 gallerie”

La salita continua regolare su sentiero sempre visibile e ben segnato e si inerpica all’interno del vallone con strette e panoramiche serpentine. Più a monte, dopo aver superato i primi salti rocciosi, esce su dei prati e tratti di vegetazione di pino mugo e per un breve tratto la pendenza diminuisce. Proseguendo in falsopiano si supera una serie di canali detritici, generati dal Vajo del Sole e il Boale rosso, e poi si ricomincia a salire ancora con tornanti su terreno misto a ghiaie ed erba fino all’intersezione con il trafficato sentiero 366 (strada delle 52 gallerie).

indicazioni per Cima Palon e sentiero 142

All’incrocio si prosegue dritti in salita verso il Passo di Fontana d’Oro, intersecando nelle vicinanze il tracciato della Ferrata Falcipieri. Superato il passo si continua sul nuovo tracciato (segnavia CAI 369) che transita ora sul versante nord, aggirando il Cimon del Soglio Rosso e Cima dell’Osservatorio, pervenendo infine al famoso valico di Porte del Pasubio.

in direzione di Selletta Damaggio, sullo sfondo il Dente Italiano

Si decide di procedere a destra rimanendo sulla strada (segnavia 120, Sentiero Europeo E5) in direzione dell’Arco Romano e della vicina Chiesetta di S.Maria. In prossimità di questa si continua sulla strada, mantenendo la sinistra, non raggiungendo in tal modo la vicina Selletta Comando. In pratica si assecondano le indicazioni presenti vicino alla chiesetta per il sentiero 142 per Selletta Damaggio, posta tra il Dente Italiano e Cima Pallon.

Panorama verso sud-est dal Dente Italoano

Presso la sella si interseca il sentiero di cresta 105 e dopo una breve disgresione a destra per la cima del vicino Dente Italiano si ritorna alla Selletta e si continua (direzione sud-ovest) per la cima del Monte Pallon (la massima elevazione del gruppo del Pasubio). Il ritorno alle Porte del Pasubio avviene seguendo in direzione sud-ovest lo stesso sentiero 105 che dopo la parte sommitale si tramuta in comoda mulattiera raggiungendo facilmente il valico.

Cima Palon vista dalla vicina sommità del Dente Italiano

La discesa continua con il successivo raccordo alla Strada degli Eroi e dopo aver superato il vicino Rifugio Generale A. Papa si piega a sinistra percorrendo il sentiero segnavia 300 che scende lungo la Val Canale.

panorama dalla cima del Monte Palon

Nella parte alta il tracciato risulta abbastanza ripido e attraversa con alcuni stretti tornanti tratti instabili e franosi. Successivamente si affianca ad un torrente (quasi sempre in secca) che rimane a destra rispetto al senso di marcia. Lo si attraversa approssimativamente a 1700 metri di quota, e sul versante opposto, il sentiero diventa ampia mulattiera la quale scende ancora ma decisamente con minor pendenza fino a raggiungere il bosco.

Più in basso (1367 m.s.l.m.) presso il bivio con il sentiero segnavia 311 si mantiene la sinistra e successivamente all’incrocio con il sentiero 311A si scende a destra, percorrendo quest’ultimo fino al parcheggio presso il Rifugio Balasso.

profilo altimetrico traccia

ATTENZIONE: L’itinerario quì descritto è stato percorso personalmente. La relazione, comprese le foto e la traccia GPS, descrive anche lo stato dei sentieri al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Chiunque volesse ripeterla deve verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dei sentieri. Sguardo sempre attento all’evoluzione del tempo consultando preventivamente le previsioni meteo.

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(Sullo sfondo il panorama dalla Cima Palon verso il Passo di Fontana d’Oro, a sinistra della cresta creata dal Cimon del Soglio Rosso e Cima dell’Osservatorio)

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